Relazione a cura dell'Avv. Gianmarco Gaudioso
Il mio discorso non vuole essere incentrato sul prontuario e sulle diverse problematiche che presenta per i difensori d’ufficio; lascerei tale aspetto al dibattito che seguirà alle nostre brevi relazioni per confrontarci su chiarimenti e su proposte utili che possono portare a dei correttivi al riguardo. Quello che mi interessa sottolineare ed evidenziare è come sulla liquidazione delle spese del difensore d’ufficio, che di per se è una questione molto semplice ossia quella di una prestazione professionale da retribuire, si sia strutturato e costruito nel corso del tempo un procedimento di tale complessità che, se permettete la battuta, proporrei come materia di esame per l’accesso alla professione di avvocato; allo stato attuale delle cose il difensore d’ufficio che richiede il pagamento della sua prestazione, prestazione che si badi bene è imposta e non frutto di una scelta volontaria, deve avere cognizioni di procedura civile (vedi recupero coatto del credito), amministrativa (vedi le varie certificazioni da richiedere ai municipi o al PRA), internazionale/ comunitario (vedi le richieste ai consolati) e anche informatiche (vedi la nuova modalità di invio telematico delle istanze di liquidazioni). È mia convinzione che nelle stanze in cui tale procedimento si è studiato mancava l’apporto della esperienza concreta di ognuno di noi che alla fine del suo incarico di difensore d’ufficio sa quali problematiche pratiche si incontrano nel rispettare ogni singolo passo che viene richiesto per arrivare al riconoscimento di una liquidazione.
Il prontuario, a prescindere dai contenuti dello stesso, rappresenta solo un aspetto del problema delle liquidazioni, ma, allo stesso tempo rappresenta una metodologia di lavoro che comunque prevede la partecipazione di una rappresentanza dell’avvocatura nella sua stesura. Ma sappiamo bene che dopo aver ottenuto la liquidazione da parte del magistrato, obiettivo cui il prontuario è finalizzato, i nostri problemi non sono finiti: si apre infatti la successiva fase del "famigerato invio al modello 12" con orari di ricevimento per informazioni circoscritti in giorni della settimana e in poche ore; c’è la fase dell’appuntamento per la consultazione fascicolo; c’è la fase della consegna del modello di liquidazione cui segue la consegna della fattura; dopo di che si resta in speranzosa attesa dell’invio del bonifico nella speranza che il capitolo 1360 destinato alle spese di giustizia sia sufficientemente capiente.
Capite quindi che questo sistema farraginoso e complesso necessita di una figura che possa esprimere le nostre esigenze, le nostre problematiche, le nostre idee per dare un contributo al cambiamento dello stato delle cose: l’idea della costituzione di questa Associazione nasce anche da questa necessità e cioè quella di porsi come interlocutore diretto e privilegiato degli interessi concreti dei difensori d’ufficio nei confronti dei Magistrati e dell’amministrazione della Giustizia. Ed è per questo che è nostro interesse in questa sede e, per chi vorrà associarsi, nei successivi incontri, raccogliere da tutti gli iscritti alle liste dei difensori d’ufficio le problematiche che si incontrano ogni giorno, le idee e le iniziative utili per far ascoltare la nostra voce sia per quanto riguarda lo specifico problema delle liquidazioni che le altre problematiche delle difese d’ufficio.