L’ADU - ASSOCIAZIONE DIFENSORI DI UFFICIO di
Roma, in coerenza con la solidarietà e la condivisione già mostrata con
i colleghi civilisti nell’ambito delle critiche mosse all’entrata in
vigore della legge sulla mediazione
obbligatoria, ripristinata con il recente c.d. “Decreto del Fare”,
aderisce all’ astensione proclamata dall’Organismo Unitario
dell’Avvocatura con delibera del 28/06/2013 nella convinzione che
nell’attuale situazione politica ed economica, è quanto mai fondamentale
mostrare un avvocatura unita e non divisa in posizioni di interesse settoriale.
Allo
stesso tempo l’ADU auspica che l’Organismo di rappresentanza politica
sposi in futuro, con la medesima forza, iniziative di critica
costruttiva su temi altrettanto importanti che coinvolgono il settore
penale della giustizia italiana, come l’effettiva e completa
realizzazione dei principi costituzionali del Giusto Processo nel
processo penale, una nuova legge sulle difese d’ufficio, interventi nel
settore dell’ordinamento penitenziario più organici e realmente
riformisti, la soluzione della drammatica situazione degli O.P.G., un nuovo intervento legislativo di depenalizzazione di reati cd
“minori” che impegnano le aule di giustizia in lunghi processi, il più
delle volte destinati a concludersi con pronunce di prescrizione.
Si auspica, quindi, una nuova politica complessiva sulla giustizia, anche per quanto riguarda il penale, con la depenalizzazione di alcuni reati,riformando diverse leggi criminogene (Bossi-Fini e sulle droghe), intervenendo sulla situazione delle carceri e quindi, prevedendo, per esempio, l'amnistia e l'utilizzo dimisure alternative alla detenzione (ecc), nonché il ricorso all'utilizzo dei molti magistrati ora fuori ruolo per ridurre i tempi dei processi.
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